"Trovarsi in sede e bendarsi, un sabato mattina, per fare un giro in centro totalmente al buio. Scendere le scale e rendersi conto che fino a quel momento
le avevi percorse senza prestare attenzione, tanto da rischiare di cadere per aver dimenticato un paio di gradini; aprire il portone e sentire voci e rumori
che per un attimo ti intimoriscono, prima di avvertire che anche la Chiara e l'indistruttibile Sandra probabilmente stanno provando le stesse emozioni.
D'istinto cerchi un contatto con le guide di questo giro molto particolare, il battagliero Max, la grande D'Alò e il mitico Riccardo!
Per strada (e meno male che siamo in zona pedonale!!) la prima difficoltà è percepire le distanze, tanto che ogni bicicletta o passeggino che ci passa vicino
ci mette in allarme; per orientarti cerchi di sfruttare all'inverosimile l'udito, poi Max & Co. ci spiegano che da solo l'udito non basta, occorre anche
"ascoltare" la direzione del vento, il calore del sole e l'eco dei nostri bastoni, almeno per capire se abbiamo già raggiunto la piazza o stiamo ancora
percorrendo il vicolo.
Anche la postura cambia: la testa e le spalle, di solito tese un po' in avanti, si riallineano naturalmente con la schiena, per il timore di sbattere contro
qualcosa o qualcuno!!
Esperienza interessantissima, situazioni che magari uno si immagina (e crede di averlo fatto anche nei minimi particolari!), salvo poi trovarsi bendato
e scoprire che ogni piccola difficoltà viene moltiplicata all'ennesima potenza!!
Nonostante tutto siamo riusciti a limitare i danni: la Sandra ha buttato giù una bicicletta... parcheggiata (almeno così lei ci ha detto); io che avvertendo
un ostacolo, e pensando fosse una persona, cercavo un contatto vocale... salvo poi accorgermi che stavo parlando al muro di un palazzo; tutti noi che seguendo
gli odori nella strada siamo andati a chiedere invano un pezzo di pizza in un negozio d'intimo....
Alla prossima
Diego"
le avevi percorse senza prestare attenzione, tanto da rischiare di cadere per aver dimenticato un paio di gradini; aprire il portone e sentire voci e rumori
che per un attimo ti intimoriscono, prima di avvertire che anche la Chiara e l'indistruttibile Sandra probabilmente stanno provando le stesse emozioni.
D'istinto cerchi un contatto con le guide di questo giro molto particolare, il battagliero Max, la grande D'Alò e il mitico Riccardo!
Per strada (e meno male che siamo in zona pedonale!!) la prima difficoltà è percepire le distanze, tanto che ogni bicicletta o passeggino che ci passa vicino
ci mette in allarme; per orientarti cerchi di sfruttare all'inverosimile l'udito, poi Max & Co. ci spiegano che da solo l'udito non basta, occorre anche
"ascoltare" la direzione del vento, il calore del sole e l'eco dei nostri bastoni, almeno per capire se abbiamo già raggiunto la piazza o stiamo ancora
percorrendo il vicolo.
Anche la postura cambia: la testa e le spalle, di solito tese un po' in avanti, si riallineano naturalmente con la schiena, per il timore di sbattere contro
qualcosa o qualcuno!!
Esperienza interessantissima, situazioni che magari uno si immagina (e crede di averlo fatto anche nei minimi particolari!), salvo poi trovarsi bendato
e scoprire che ogni piccola difficoltà viene moltiplicata all'ennesima potenza!!
Nonostante tutto siamo riusciti a limitare i danni: la Sandra ha buttato giù una bicicletta... parcheggiata (almeno così lei ci ha detto); io che avvertendo
un ostacolo, e pensando fosse una persona, cercavo un contatto vocale... salvo poi accorgermi che stavo parlando al muro di un palazzo; tutti noi che seguendo
gli odori nella strada siamo andati a chiedere invano un pezzo di pizza in un negozio d'intimo....
Alla prossima
Diego"
Bel commento Diego!... bhe allora m'aggrego anch'io che ero tra i bendati e guidata dalla Francesca!... già per mettersi la benda su in sede è stata un'impresona!!...allora bende sistemate... bastone alla mano... via partenza... si varca la prima porta e c'accingiamo verso le scale... prima d'allora banalissime scale!...poi il secondo portone...quello principale... non fai in tempo a mettere il capino fuori che vieni colpito immediatamente da voci, suoni e poi odori...Riccardo e Sandra capofila... poi Max e Diego che, da temerario, viaggiava da solo... si chiudeva io e Francesca... ti accorgi fin da subito che gli altrituoi canali sensoriali si amplificano... l'udito che si affina fin da subito per captare il più possibile... che strane le voci delle persone che ti passanovicino e non sapevi quanto vicino... le mani che vorrebbero toccare per capire e scoprire... anche la pelle sembra diventare più sensibile per esempioal calore del sole o al venticello che t'arriva da una strada... anche il corpo assume una postura che non capisci bene... Francesca mi diceva "ascoltaanche il bastone"... all'inizio mi era difficile capire ma pian pianino avverti che ti rimanda un suono diverso che tu sia in una strada o una piazza...in piazza del comune volevamo ascoltare il suono della fontana del bacchino ma un gentile trapano c'ha fregati!... e anche lì capisci come certi rumoriforti possano disorientarti!... insomma una donnina con passeggino l'abbiamo urtata... qualche macchina parcheggiata, un banchino per la raccolta firmee una bici per le terre pure... Diego che parla con l'angolo di un muro anche... oh però nessuna cacca pestata!!... già ma prima di rientrare, da veriviziosi, ci siamo fermati al bar a sbevacchiare... alla ricerca poi degli spiccioli giusti e del cestino introvabile... ma pare che le bocche per beresi siano trovate eh!!...Grazie a voi cari bellocci per questa esperienza... spero alla prossima!!!...Holaaaaaaa....
- Chiara -