domenica 22 marzo 2009

Sportivi...si nasce o si diventa!

IL GIORNALE DI OGGI, DOMENICA 22 MARZO 2009

PRIMA PAGINA DELL'EDIZIONE LOCALE
› PRATO

Pagina 11

Sulla pista «Mauro Ferrari» le gare dei Vigili del fuoco

PRATO. Si è svolta a Prato sulla pista di atletica Mauro Ferrari la seconda edizione del campionato italiano Vigili del Fuoco di fondo su pista. Presenti
più di 150 atleti del corpo da tutta Italia. E’ stato il comando di Milano a conquistare la classifica generale davanti a quello di Venezia con in terza
posizione quello di Udine. A livello individuale Franco Cagnati di Belluno ha conquistato la vittoria con il tempo di 15’52” nei 5.000 metri. Al secondo
posto Ciro Scopece di Foggia sempre della categoria B (16’58”) mentre al terzo posto Marco Arnese con 17’02” che a differenza dei primi due apparteneva
alla categoria D. Tra le donne è stata la romana Veronica Correale a superare la veneziana Silvia Corsi e la pistoiese Federica Raimondi. «E’ stata una
bellissima manifestazione - ha spiegato Gerardina Cardillo, assessore allo sport del Comune di Prato - che ha messo in evidenza l’impianto di atletica
della nostra città. Questa è la seconda edizione e il numero di partecipanti è aumentato considerevolmente rispetto al primo anno a dimostrazione che Prato
è senza dubbio la città dello sport e dell’atletica in questo caso». Ma chi è molto contento dell’iniziativa è il comandante di Prato Achille Cipriani.
«Questa è la seconda edizione e siamo molto soddisfatti di come è andata sia dal lato di partecipanti con più di 150 persone e soprattutto per il clima
che si è instaurato. Inoltre abbiamo legato lo sport alla disabilità e questo mi fa particolarmente felice visto che noi siamo un corpo operativo e andiamo
in soccorso della popolazione quando veniamo chiamati». Infatti c’è stata una dimostrazione dove i non vedenti accompagnati da persone vedenti hanno percorso
400 metri grazie a una corda che permetteva loro di seguire la pista e arrivare al traguardo. Infine molta commozione per il ricordo di Marco Milillo a
cui è stato dedicato il Trofeo figlio di un vigile del fuoco in pensione di Prato. Presenti alle premiazioni anche il direttore dell’Ufficio sportivo del
Comando Nazionale dei Vigili del Fuoco Fabrizio Santangelo.
V.T.



Ed ecco, invece, la nostra versione dei fatti:

ore 14,30 stadio di atletica di prato. campionato italiano 5000 metri dei vigili del fuoco.
i 5 matti sono: supermax accompagnato dal crucitti, albertino detto scheggia, la chiara ed io.
ci hanno invitato per correre i 400 metri insieme a 2 coppie di pompieri, di cui 2 bendati, e nonostante il freddo e il vento non ci siamo tirati indietro.
superalberto ha dimostrato a tutti che non si chiama scheggia a caso ed ha tagliato il traguardo per primo, i pompieri bendati sono arrivati un po' storditi
ma entusiasti dell'esperienza e dopo la corsa tutti a bersi una bella grappa! e poi un'altra...e un'altra...
altro che pompieri...questi sembravano alpini!!
ma il tocco di classe l'ha dato massimiliano durante l'intervista a toscana tv (non perdetela)
sara' stata la fatica della corsa o le grappe ma sembrava davvero convinto delle cavolate che diceva!
che altro dire? solo grazie a tutti perche' mi sono proprio divertita, tranne per il fatto che dopo la mia macchina non e' ripartita...
quando si rifa'?
Sandra
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salve lista,
nonostante il freddo polare e l'aver corso solo in tuta da ginnastica e
calzini rigorosamente arrotolati, devo confessare di essermi divertito
davvero molto alla manifestazione di atletica organizzata dai vigili del
fuoco.

la gara/esibizione dei 400 metri è andata bene poichè, contrariamente a ciò
che pensavo, sono riuscito a percorrere l'intero giro di pista rallentando
solo una volta e giungendo ancora vivo sulla linea del traguardo.

ringrazio soprattutto i miei 4 amici che, al momento dell'intervista di
fine esibizione, si sono dileguati mollandomi al giornalista di toscana tv
che non la smetteva di far domande...obiettiva mente non ricordo cosa
esattamente gli ho detto ma il discorso che ho improvvisato sul momento pare
filasse bene.

per il resto, da ricordare le varie grappe e vino che io e il crucittone ci
siam fatti fuori nonchè una bella schiacciatina al salame offerta da zio
valentino e i cari vigili del fuoco...secondo me un ci rinvitano!
Max(talpone)
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... grazie a tutti anche da parte mia... è stato tutto molto divertente.. . senza rantolare troppo siamo arrivati a fine giro dignitosamente. .. saranno
state le grappe promesse come premio, chissà!!... ... ma no max non ti abbiamo mollato in balìa del giornalista, eravamo lì vicini vicini a te... quel
tanto che bastava per sentire le tue bischerate dette con diplomazia.. . cosa non può fare il potere dei calzini arrotolati!! !... ... in effetti quando
il camion degli alpini/vigili stava avanzando verso di voi (o era il contrario?!) ... ho temuto per la mia bici!!!... Buona domenica a tutti!!!... - Chiara
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Se volete un commento, ecco, mi hanno sorpreso le nuove regole di
atletica. Sto fatto della grappa a inizio e a fine giro, mi suonava, di
primo acchito, poco “atletico”. Era per fortuna un errore dettato
dall’ignoranza. L’immediato effetto tonificante ha giovato un po’ a
tutti. È stato di grande aiuto, per esempio, il vantaggio di non sentire
il freddo. Non riuscivo, infatti, a far capire alla Sandra che non
eravamo in Namibia e che non doveva togliersi le scarpe da ginnastica
per correre sulla sabbia.

Ho notato, poi, che la regola della grappa, doveva essere seguita un po’
da tutti i presenti alla manifestazione. Infatti il giornalista che ha
intervistato Max aveva sicuramente seguito questa regola perchè lo
ascoltava con attenzione e professionalità , come se Max stesse dicendo
cose sensate. Azzardo quindi l’ipotesi che il giornalista fosse
addirittura dopato.
Dato che, come evidenzia la Chiara, noialtri eravamo in prossimità
dell’evento, ho potuto afferrare qualche frase.
L’intervista sembrava coinvolgere molto i due. Max, sorprendendomi,
rispondeva alle insidiose domande con la confidenza tipica dei vips.
Tono suadente, voce sicura, le risposte filavano che era una bellezza.
Però c’era una cosa che mi inquietava. All’inizio non capivo bene perché
ero un po’ lontano. Avvicinandomi tutto cambiò. Sentivo Max pronunciare
questa frase, devo ammettere, affascinante: “…mi piace la sensazione di
sentire il vento sulla faccia…”.
Il problema era che Max usava questa frase come risposta a tutte le
domande.

Non è stato poi sottolineato il fatto che il giretto in pista di Max in
bicicletta è avvenuto durante una corsa. E la cosa peggiore non è stata
tanto la gente che, guardandoci, scuoteva il capo in segno di
rassegnazione, quanto il fatto che Max stava smaltendo la grappa
pedalando controsenso. Quindi, utilizzando altre semplici parole,
stavamo andando contro dei corridori. E non è stato bello, è inutile che
sghignazzate. Mi sono sentito in colpa per tutta l’associazione. Quindi
se non verrà più nessun volontario da noi, sapete con chi rifarvela.

E anche per stasera dal bungalow è tutto.

Stefano

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